C'è sempre un'altra linea
sempre un altro sole
sempre un'altra vita
Oltre
basta guardare oltre
Sono secoli
sono alberi
prati
sentierie ruscelli
Ora guardami
potrai ancora immaginare
il tuo passato
e io costruire il mio futuro
Perché la meta
è sempre un po' più in alto
di dove l'aspetti
ma le sensazioni
non hanno bisogno
di sentieri o strade
basta una rampa
e il mondo diventa piccolo
e facile
Correre
senza calpestare le giunture
correre
su di un trampolino sul tempo
scavalcare il fiume
scavalcare il tempo
e scoprire
che il mondo ricomincia
poco più in là
Vedi, non sempre si può vedere tutto.
Ma se vedo non capisco.
Se non vedi puoi immaginare e, oltre quello che vedi, allora potrai vedere molto di più. Ma, quindi, la nebbia mi permette di vedere più lontano?
Sì, e soprattutto di vedere quello che ti rallegra dentro.
Ho piantato questa collezione di alberi per far vedere quanto è vario il mondo.
No, io non esco
rischio di finire nel mondo
e non voglio mescolarmi
non voglio appiattirmi
Voglio restare tonda
e specchiarmi
anche se in uno specchio deformante Voglio dormire ancora
immaginandomi in un mondo
Quando si è tristi basterebbe sognare una poesia e lasciarsi andare
Guarda
ho sbattuto la porta
non è crollato il mondo
Ora posso guardarmi intorno
e controllare che il tempo
non mi distrugga le altre mura.
Se gli umani vedessero il mondo con i miei occhi
si accorgerebbero quanto poco di umano c'è nel loro mondo
Che poi
essere un Re
vuol dire essere solo
mentre essere popolo
vuol dire vivere lì in mezzo
Ecco, se guardi appena appena dentro c'è una storia. E non c'è bisogno delle parole. Bastano le curvature delle pagine, basta l'ingiallimento dei fogli, basta l'ingobbimento delle copertine. Ma la cosa più bella è che la storia la puoi raccontare tu, anche senza aprire il libro. Solo entrando dentro e scorrazzando tra le pagine. C'è un mondo lì dentro. Un mondo ancora da scoprire.
Dentro
Fuori
Reale
Irreale
Tutto si chiude in un cerchio
tutto vive di riflesso
ti guardo ed esisti
quando non ci saremo più
non esisterai più
E allora
la pioggia comincerà
a lavare le strade
Soffiavano venti leggeri
tra le nuvole che si allargavano per spargere raggi di sole
e le piccole preoccupazioni
si dissolvevano
dissolte tra venti solari
era come rinascere
come tornare finalmente
nel grembo sottile
del sole
"Ti sei lasciato prendere la mano, vero?"
"Già è proprio così. Non riuscivo a fermarmi"
"Ho capito, però come la usi una bussola di queste dimensioni"
"Per indicare i grandi obiettivi".
"Ma io non so raccontare storie".
"Scusi, ma ha un ombrello verde"
"Sì, e allora?"
"Lasci fare a lui. Vedrà...
la farà uscire dal cancello
e volare oltre lo scuro e il chiaro".
Passavo per caso;
dentro quel giardino c'era rumore.
Ho posato l'ombrello.
Di là non c'era nulla, solo un tiepido raggio di sole.
E l'ombrello non mi serviva più e l'ho lasciato lì, poggiato sotto la neve, a meditare sui giorni a venire.
Mi gira la testa.
Può essere, siamo scesi talmente di corsa.
Ma no, mi gira la testa...
Ho capito, ho capito... no aspetta... forse.
Sì, mi gira la testa perché ti ho vicino
Punti di vista
"Mi fai ombra"
"Non credo proprio, sei tu che mi fai ombra."
Potrebbe esserci qualcosa là in fondo?
Forse.
Ma che cosa?
Il mare
E oltre?
Tutto ciò che vuoi metterci tu.
Solo tu puoi costruire il tuo mondo.
E quelli che se ne sono andati?
Non tutti sanno vedere ad occhi chiusi.
Vedi
c'è luce dopo
non so cosa ci sia
ma la luce si vede.
Vale la pena tuffarsi
non è un salto nel vuoto
è solo la nostra mente
che ci fa temere il vuoto
Sali verso il cielo
neppure il soffitto è un limite
e intanto mi ritaglio
volute di pensieri
come ricami
in un piccolo spazio di pietra